L’industria tessile e della moda sceglie, ogni giorno, di investire sempre di più in questo genere di prodotto, capace di offrire importanti vantaggi per la salute dell’uomo e per l’ambiente. L’attenzione dei consumatori riguardo la tematica ambientale e l’esigenza, sempre più avvertita, di scegliere prodotti eco-friendly, incentiva i brand moderni a progettare nuove collezioni realizzate mediante l’impiego dei filati ecosostenibili.

Ma cosa sono i filati sostenibili e quali materiali vengono impiegati nell’industria della moda moderna? Scopriamo di più in questo approfondimento.

Filati ecosostenibili: una rivoluzione nell'industria tessile

Negli ultimi anni, la crescente attenzione nei riguardi della sostenibilità ha spinto numerose aziende in tutto il mondo a modificare i propri standard produttivi, puntando su processi maggiormente etici e rispettosi dell’uomo e dell’ambiente. L’adozione dei filati riciclati ha trasformato in modo radicale il settore tessile, rappresentando la soluzione più efficace e innovativa sotto diversi punti di vista.

Le fibre organiche vengono coltivate senza l’utilizzo di sostanze chimiche nocive, riducendo quindi l’inquinamento ambientale e preservando la salute delle persone. I filati riciclati, realizzati impiegando scarti di produzione, abbattono la quantità di rifiuti destinati alle discariche, promuovendo un approccio circolare all’economia.

Quali sono i filati ecosostenibili più impiegati nell’industria della moda?

Le fibre vegetali come il lino, il bamboo e la canapa rappresentano risorse rinnovabili, più ecologiche e pertanto più virtuose rispetto alle fibre sintetiche. Alcuni esempi di filati ecosostenibili sono:

  • il poliestere riciclato. Questo materiale viene ottenuto da bottiglie di plastica riciclate e altri materiali a fine vita. Spesso viene utilizzato per creare abiti sportivi, felpe e giacche;
  • il filato cotone riciclato e biologico. Coltivato senza l’utilizzo di pesticidi e altre sostanze chimiche, viene impiegato per la produzione di capi di abbigliamento, biancheria da letto e tessuti per la casa;
  • i tessuti a base di bamboo, estremamente morbidi e traspirabili, vengono impiegati per produrre intimo, capi da notte e t-shirt;
  • la lana riciclata. Un materiale proveniente da scarti di produzione e tessuti dismessi, oggi impiegato per realizzare cappotti, maglioni e altri accessori invernali.

Filati riciclati: storia della moda responsabile

Il movimento green ha radici molto profonde, riscontrabili già nei primi anni del 18° e durante il 19° secolo, all’epoca della rivoluzione industriale. Tuttavia, è durante il 20° secolo che si notano i veri progressi, incentivati dal movimento ambientalista e dalla nuova consapevolezza dell’impatto dell’industria tessile sull’ecosistema.

Le tecnologie avanzate negli ultimi decenni hanno consentito alle industrie di sviluppare nuovi filati ecosostenibili, ottenuti da materiali post-consumo come bottiglie di plastica riciclate, scarti di produzione tessile e altri rifiuti. I filati riciclati rappresentano la migliore alternativa ai materiali vergini, garantendo prestazioni di alta qualità e soddisfacendo sia le esigenze dei consumatori che dell’industria della moda contemporanea.

I filati ecosostenibili, ad oggi, vengono impiegati per la produzione di numerosi prodotti tessili: dagli arredi per la casa alla moda donna e uomo, passando anche per l’intimo.

Argopi, azienda specializzata nella produzione di collant e capi di abbigliamento seamless, è alla costante ricerca di soluzioni sostenibili in grado di ridurre l’impatto ambientale, promuovendo una moda più responsabile e consapevole.

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